Giudice italiano. Sostituto procuratore a
Roma, dalla metà degli anni Settanta gli vennero affidate le principali
inchieste, P2, omicidio Pecorelli e, in particolare, le indagini sulle Brigate
Rosse. Nominato nel 1988 alto commissario per la lotta alla mafia,
denunciò dinanzi al Parlamento la drammatica situazione di alcune zone
della Campania, della Calabria e della Sicilia, totalmente sotto il controllo
della malavita organizzata. Soppressa nel 1991 la carica di alto commissario,
per essere sostituita con la Direzione Nazionale Antimafia (DNA), nel 1992
S. fu nominato prefetto a Bologna. Negli anni successivi, ricoprì
alte cariche in seno al ministero degli Interni (n. Roma 1932).